Come fotografare gli interni di chiese: guida completa
L’Italia è ricca di chiese, cattedrali ed edifici religiosi, che creano ambienti suggestivi e atmosfere uniche. Sia che tu voglia raccogliere scatti meravigliosi degli interni delle chiese finché viaggi e sei in vacanza, sia che tu voglia fotografare cerimonie, avrai bisogno di conoscere tutti i trucchi per gestire al meglio l’illuminazione di questi ambienti e far risaltare tutti i dettagli e le bellezze che contengono.
Con gli edifici religiosi non si tratta solo di rappresentare correttamente il luogo in sé, ma soprattutto di trasmettere le sensazioni e le suggestioni che quell’ambiente è in grado di creare. Saper gestire al meglio la fotografia in chiesa è indiscutibilmente utile anche nel caso della fotografia di matrimonio, dove il momento della cerimonia è uno di quelli che richiede la maggiore concentrazione da parte del fotografo.
Vediamo quindi come gestire al meglio le luci e comunicare con efficacia la sacralità dell’ambiente.
Equipaggiamento essenziale per fotografare in chiesa
Come abbiamo già anticipato, gli ambienti religiosi sono spesso molto bui e questa loro caratteristica può rendere difficile realizzare degli scatti nitidi e ben esposti.
Dove è ammesso portarlo con sé (non sempre infatti è consentito), avrai sicuramente necessità di un treppiede che ti permetterà di scattare con tempi più lenti evitando il rischio del micromosso. In caso contrario dovrai premurarti di mantenere i tempi abbastanza veloci da poter scattare a mano libera e ottenere comunque delle fotografie nitide. Solitamente la soglia sotto la quale non scendere con i tempi è fissata a circa 1/80, ma tutto dipende anche da altri fattori, come la tua capacità di avere la mano ferma, gli ISO di scatto o il tipo di obiettivo che stai utilizzando.
Arriviamo quindi a parlare degli obiettivi. Una regola d’oro in questi casi è quella di dare la precedenza alla luminosità piuttosto che alle altre caratteristiche dell’ottica che vuoi scegliere.
In linea di massima potresti avere bisogno di tre obiettivi:
- un’ottica grandangolare, come ad esempio un 20 mm, che abbia una luminosità pari a f1.8;
- un’altra ottica fissa, questa volta puoi optare per un 35 o 50 mm, purché sia sempre molto luminosa;
- un teleobiettivo o uno zoom di qualità possono fare la differenza, perché ti permetteranno di raggiungere alcuni dettagli in alto o in zone difficilmente raggiungibili con un’ottica fissa.
Anche nel caso dello zoom fai attenzione: valuta sempre la luminosità dell’obiettivo, ma considera anche che l’ambiente richiede un atteggiamento discreto. Un 105 mm è più che sufficiente, e ti permetterà di non andare in giro con un’attrezzatura troppo ingombrante.
Tecniche base per fotografare in chiesa senza flash
Sebbene in questi spazi l’illuminazione sia molto limitata, non significa che non si possano comunque ottenere degli effetti originali o degli scatti dove la luce è protagonista. Le grandi vetrate colorate delle chiese o i raggi che entrano dalle finestre più piccole creano l’occasione perfetta per realizzare fotografie straordinarie.
Per immortalare i raggi di luce che illuminano delicatamente l’ambiente dentro la chiesa, devi innanzitutto scegliere il momento giusto della giornata, quando l’angolo con cui la luce del sole colpisce i vetri è quello giusto per la prospettiva che cerchi. Questo esclude a priori il mezzogiorno, rendendo più indicate le ore prima del tramonto.
Un’altra pratica da rispettare per fotografare i raggi di luce in un ambiente buio è quella di non puntare direttamente sulla fonte di luce, ma anzi di nasconderla o escluderla dall’inquadratura. Questo ti consentirà di ottenere uno scatto esposto correttamente.
Per ottimizzare l’esposizione della tua fotografia puoi anche sfruttare la modalità bracketing, che farà più riprese con diverse esposizioni, oppure la tecnica HDR, per permetterti di scegliere poi l’immagine migliore.
Che diaframma usare per le fotografie in chiesa
Se pensi ad un ambiente poco luminoso, molto probabilmente l’istinto ti suggerirà di aprire il diaframma il più possibile per far entrare maggiore luce nell’otturatore. In realtà, questa strategia è efficace fino a un certo punto: nelle foto realizzate all’interno degli edifici un aspetto molto importante da tenere in considerazione è quello della profondità di campo.
Aprendo eccessivamente il diaframma incorrerai nel rischio di una foto piatta, dove non risaltano a sufficienza i dettagli dell’ambiente della chiesa, solitamente molto ricco.
Per questo motivo, ti consigliamo di tenere un diaframma leggermente più chiuso, intorno a f4 o f5, che ti consentirà di dare una maggiore profondità di campo alla tua fotografia.
Impostazioni consigliate per fotografare in chiesa
Per sfruttare al massimo tutta l’illuminazione disponibile puoi agire principalmente in tre modi: allargando l’apertura del diaframma, riducendo la velocità dell’otturatore e aumentando gli iso.
Come saprai, un valore troppo elevato di ISO produce rumore sul risultato finale, dando vita a una sorta di texture a grani sulla fotografia. Puoi arrivare fino ad un valore di 1600 se hai una macchina fotografica full frame, mantieniti su iso più bassi se invece hai un sensore più piccolo, come ad esempio un APS-C.
In ogni caso, cerca di non agire solamente su questa impostazione, ma piuttosto di trovare un equilibrio il più bilanciato possibile tra ISO, tempi e diaframmi.
Per avere un maggiore controllo di tutte le impostazioni imposta la tua macchina fotografica in manuale e fai diverse prove di ogni scatto, in questo modo potrai valutare quale ti convince di più!
Composizione e angolature per fotografie in chiesa d’impatto
Lavora da diverse angolazioni per esplorare lo spazio da prospettive interessanti. Non esiste un solo modo di guardare la chiesa e con le tue foto avrai la possibilità di offrire allo spettatore uno sguardo nuovo, diverso, pieno di meraviglia.
Quando vai a creare la composizione del tuo scatto tieni a mente le regole fondamentali, come la regola dei terzi e le regole sulla prospettiva, e dai vita a un’immagine armoniosa.
Una strategia utile potrebbe essere quella di esplorare l’ambiente prima senza macchina fotografica, per osservare attentamente ogni angolo, dettaglio e punto di vista. Prenditi del tempo per fare un piccolo sopralluogo e dedica a questo momento molta attenzione. QUando poi avrai in mano la tua macchina fotografica, tutte le inquadrature ti verranno più spontanee.
Come fotografare le vetrate in chiesa
Chi non si è mai soffermato a guardare le vetrate colorate almeno una volta? Le finiture e i dettagli, i colori intensi e l’effetto caleidoscopico quando sono illuminate dal sole. Probabilmente le vetrate in controluce sono tra i soggetti più belli da fotografare, ma anche tra i più difficili.
L’alto grado di contrasti luminosi rende difficile individuare l’esposizione corretta se si vuole dare risalto sia alla vetrata che alla struttura interna della finestra. Anche in questi casi puoi ricorrere alla tecnica HDR o a quella della doppia esposizione per ottenere un’immagine il più bilanciata possibile e con la minor perdita di dettaglio.
Fotografare in chiesa senza disturbare: alcuni consigli
Non dimenticare che quando sei in chiesa ti trovi in un luogo di culto e che in quel momento potrebbero essere in corso celebrazioni o cerimonie, oppure potrebbero essere presenti dei fedeli per un momento di raccoglimento.
In molti edifici sacri esistono delle regole o raccomandazioni che i visitatori devono rispettare per mantenere uno stato di quiete e silenzio, nel rispetto del luogo e dei presenti. In alcuni casi potresti anche avere dei percorsi prestabiliti da seguire o dover lasciare fuori l’attrezzatura più ingombrante (ad esempio, il treppiede).
Per evitare atteggiamenti irrispettosi, ci sono delle specifiche accortezze che è bene osservare. Ad esempio, fai attenzione al rumore dell’otturatore emesso dalla macchina fotografica durante lo scatto:
- se possiedi una mirrorless controlla le impostazioni, dovresti avere la possibilità di silenziarlo;
- se possiedi una reflex o scatti in analogico cerca di mantenere un atteggiamento discreto, evitando scatti a raffica o scattando facendo attenzione al momento in cui ci si trova (nel caso in cui ci sia una cerimonia in corso, ad esempio).
Post-Produzione ed editing per interni chiesa
La regola aurea da non dimenticare mai, specialmente quando scatti in condizioni un po’ ostiche, di scarsa luminosità o di fretta, è quella di impostare la macchina fotografica affinché scatti in RAW. Questo formato non compresso, che conserva tutte le impostazioni di scatto dell’immagine, ti consentirà di apportare più modifiche e di correggere con maggiore facilità la correzione del colore, della luce e dell’esposizione.
Una volta che avrai curato con attenzione ogni dettaglio, ricorda che potrai stampare i tuoi scatti migliori su ilfotoalbum.com!
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