Le principali regole di composizione fotografica
Molti ritengono che l’aspetto chiave per ottenere un buono scatto sia la gestione della luce, ma la verità è che questa da sola non è sufficiente a realizzare un’immagine d’effetto.
Altri pensano che basti un bel soggetto, ma non è nemmeno così.
In realtà, ciò che conta è il modo in cui lo stai fotografando, ovvero la composizione fotografica.
Senza di essa, soggetti meravigliosi rischiano di non essere valorizzati mentre paradossalmente una scena ben inquadrata può risultare in foto stupende anche nelle situazioni più banali.
Ti abbiamo incuriosito?
Continua a leggere l’articolo per scoprire le regole di composizione più utilizzate dai fotografi e realizzare degli scatti unici da stampare come ricordo.
Cosa si intende per composizione in fotografia
Quando si parla di composizione, in fotografia ci si riferisce all’organizzazione degli elementi presenti in un’inquadratura.
Conoscere le tecniche compositive è fondamentale per valorizzare ogni scatto, perché consente di pianificare l’immagine che si vuole creare e di guidare lo sguardo dell’osservatore, influenzando il modo in cui si muoverà nella foto.
Anche se collocare gli oggetti nell’inquadratura può sembrare facile, in realtà non lo è affatto! Molto spesso la composizione è difficile e ha a che fare con fattori di tipo psicologico: la stessa immagine non provoca lo stesso effetto in tutte le persone che la osservano.
Elementi chiave della composizione fotografica
Gli elementi da considerare per la composizione di una fotografia sono davvero tanti.
Innanzitutto pensa al soggetto, ovvero all’elemento dell’immagine su cui vorresti porre attenzione.
Poi considera lo sfondo: in che contesto vorresti che il tuo soggetto fosse inserito? Nelle foto migliori il contesto valorizza il soggetto, ma questo ovviamente non è sempre possibile.
Altro elemento chiave della composizione è determinare in che posizione vuoi che appaia il tuo soggetto all’interno dell’inquadratura. Questa valutazione può dipendere dall’utilizzo di una determinata regola compositiva.
Regole compositive: quali sono?
Prima di esplorare le varie tecniche di composizione fotografica è necessaria una premessa: non sarà necessario applicare queste regole ad ogni scatto. Si tratta di tecniche utili, ma non prescrittive e assolute. Allenati a capire in quale situazione potresti usarne una piuttosto di un’altra per ottenere il risultato che desideri.
Le varie scelte di composizione possono infatti cambiare non solo l’aspetto di una foto, ma anche l’effetto che la stessa può suscitare in chi la guarda.
Punti di vista e composizione dell’immagine
Quando guardiamo una scena ad occhio nudo il nostro cervello localizza automaticamente il centro d’interesse, mentre la fotocamera cattura semplicemente ciò che è davanti all’obiettivo. L’utilizzo di determinate regole compositive, può evitare quindi di ottenere una foto confusa e disordinata.
Vediamo quali sono le principali da conoscere per sperimentare un po’ con lo sguardo!
La regola dei terzi
Una delle tecniche compositive più conosciute è la regola dei terzi, che consiste nello stabilire dei punti di interesse all’interno della scena dividendo il fotogramma secondo due linee orizzontali e verticali (linee di forza) che generano 9 rettangoli uguali.
L’incrocio di queste linee darà origine a 4 punti d’intersezione, chiamati fuochi, dove potrai posizionare il tuo soggetto e gli elementi importanti dell’inquadratura.
In questo modo renderai le tue foto più dinamiche, in quanto costringerai l’occhio di chi le osserva ad esplorare tutto il fotogramma per cercare altri punti interessanti.
Il cambio di prospettiva
Non sempre le foto vengono belle quando scattate frontalmente e in piedi.
Prova a spostarti, abbassarti, raggiungere punti più alti, o metterti di lato.
Cambia la tua prospettiva e crea una visione alternativa dell’immagine: aiutati anche con lo zoom, potresti ottenere dei risultati interessanti. Prova anche a scattare la stessa foto sia in orizzontale che in verticale per visualizzare l’effetto che ti piace maggiormente.
Riempire il fotogramma
Lasciare troppo spazio vuoto in una scena è l’errore di composizione più comune: oltre a rendere il soggetto più piccolo rischia di creare confusione in chi osserva l’immagine, che potrebbe interrogarsi su quale sia il vero soggetto della stessa.
Questa tecnica risulta molto utile in caso di ritratti o se scatti da lontano, ma anche in tutte le occasioni in cui si vuole attirare l’attenzione sul soggetto principale ed evitare altri elementi di distrazione.
Cerca quindi di avvicinarti al soggetto il più possibile, senza infastidirlo o minarne il comfort, in modo che occupi la maggior parte dello spazio presente nell’inquadratura. In questo modo concentrerai l’attenzione su di esso.
Linee e forme al servizio della composizione fotografica
Il modo in cui i soggetti appaiono nello spazio e interagiscono, non solo tra loro ma anche con l’osservatore, è importante.
In fotografia, questa relazione può essere accentuata mediante l’utilizzo di linee e forme che possono guidare lo sguardo di chi si trova davanti all’immagine e addirittura indurlo a pensare di trovarsi all’interno di una scena reale.
Usare i triangoli: la regola dei dispari
La ripresa di una coppia di soggetti divide l’attenzione in due metà uguali e crea un’immagine più stabile, mentre un numero dispari di elementi consente di rompere la simmetria catturando l’attenzione dell’osservatore.
Secondo questa regola, un’immagine è quindi più potente con un numero dispari di soggetti. L’unione di tre punti, ad esempio, dà origine ad un triangolo, forma le cui diagonali possono fungere da filo conduttore per gli osservatori dell’immagine.
Ovviamente i triangoli presenti in una foto possono essere più di uno nel caso in cui i soggetti siano maggiori di tre.
Sfruttare le linee guida
Utilizzare le linee guida equivale a prendere per mano l’osservatore e condurlo attraverso la foto. In assenza di esse, una fotografia potrebbe lasciare gli osservatori indecisi su dove concentrarsi e il loro sguardo potrebbe vagare senza meta nella scena.
L’idea è quella di utilizzare le linee formate dagli elementi naturalmente o artificialmente presenti nell’inquadratura per guidare lo sguardo verso uno o più punti di interesse nell’immagine.
Le linee guida possono essere sia naturali che artificiali, come alberi, viali, strade e recinti. Anche le linee immaginarie, ovvero quelle suggerite dalla direzione in cui sta guardando il soggetto della foto, sono un buon invito a spostare l’occhio.
Le linee curve, come i tornanti di una strada o i profili delle colline o delle montagne, possono essere sfruttate per guidare l’osservatore lungo l’inquadratura fino a trovare il soggetto principale.
Qui devi solo usare la fantasia e fare in modo che le linee fungano da filo conduttore e non da semplice ornamento dello scatto.
La composizione fotografica: una questione di equilibri?
Se vuoi evocare sensazioni di quiete, pace e stabilità, allora il tuo soggetto può essere al centro della foto. In molti contesti però, questo rischia di rendere l’immagine molto statica e di non suscitare particolare interesse in chi la guarderà.
Al contrario, alcune foto non bilanciate possono disorientare l’osservatore nel caso in cui non riesca a percepire un senso di fluidità.
Come fare in questi casi? Vediamolo insieme.
Riflessi e simmetrie
Il riflesso richiama la simmetria, un elemento molto utile per la composizione fotografica in quanto è una delle condizioni geometriche che più attira il nostro cervello, che tende spontaneamente a giudicare ciò che è simmetrico come piacevole alla vista.
La simmetria in fotografia prevede il posizionamento centrale del soggetto.
Di conseguenza, il suo peso viene bilanciato tra la parte destra e sinistra dell’immagine oppure, come nel caso del riflesso, tra parte alta e bassa della foto.
La tecnica dei riflessi ovviamente può essere utilizzata solo nel caso in cui ci siano le condizioni per farli, come specchi d’acqua e giochi di luce.
Sbilanciare la foto
Un’inquadratura perfettamente centrata è statica, mentre anche un piccolo decentramento è in grado di stabilire una relazione tra il soggetto e lo sfondo legandolo meglio al contesto circostante.
Sbilanciare la foto risulta utile per far correre l’occhio nel fotogramma.
Questa tecnica consiste nel portare tutti gli elementi di interesse dell’immagine da un lato, lasciando un enorme spazio vuoto dalla parte opposta.
In questo modo l’immagine sarà sbilanciata, ovvero penderà tutta da una parte non avendo elementi di contrapposizione dall’altra. Lo sguardo così si concentrerà tutto su un lato dando dinamicità allo scatto.
Sfruttare il contrasto tra soggetto e sfondo
Per far risaltare il soggetto principale della tua foto puoi anche posizionarlo contro uno sfondo ad alto contrasto.
Il contrasto nella composizione fotografica è una tecnica molto usata perché crea disarmonia attirando l’occhio. Ciò contribuisce a creare dinamicità, facendo risaltare maggiormente il soggetto dal contesto in cui è inserito.
Natura e trame al servizio della composizione
Il nostro occhio cattura l’immagine, ma è il cervello che la elabora, la interpreta e ci fa vedere cercando all’interno della stessa schemi che già conosce, facendo abbinamenti tra forme e colori in modo spontaneo.
Questo è il motivo per cui istintivamente troviamo alcune immagini più gradevoli di altre.
Come sfruttare a nostro favore questo meccanismo inconscio? Ecco alcune tecniche compositive che possono risultare utili.
La sezione aurea
Conosciuta anche come rapporto o proporzione divina, questa regola risale al 1200 ed è una scoperta del matematico Leonardo Fibonacci che, attraverso una serie di calcoli, scoprì il cosiddetto numero aureo.
Secondo i pittori e gli artisti rinascimentali questa regola corrisponde a un rapporto che si ripete costantemente in natura e che, se applicato in arti come pittura, scultura e fotografia, rende la composizione particolarmente piacevole.
In fotografia, questa regola viene utilizzata per posizionare il soggetto dove si chiude la spirale della seziona aurea.
Per ottimizzare la composizione dei tuoi scatti, ti basterà memorizzare questa architettura geometrica, ovvero la spirale di Fibonacci: lungo questa curva dovrai idealmente posizionare tutti gli elementi salienti della tua immagine. In questo modo, l’effetto finale risulterà piacevole e armonioso.
Usare le cornici
Elementi come porte, finestre o qualsiasi cosa possa contribuire ad incorniciare elementi di interesse dell’immagine sono mezzi validi per puntare l’attenzione di chi guarda su alcune parti della foto piuttosto che altre.
Le cornici possono essere artificiali ma anche naturali, come il ramo di un albero, e contribuiranno a delimitare lo spazio e mettere al centro il soggetto della tua immagine.
L’utilizzo di cornici ti consentirà inoltre di riempire il fotogramma, stringendo di fatto l’area d’interesse della foto e portando l’occhio di chi la guarda verso il soggetto racchiuso in questi elementi.
Ripetizione di motivi
Motivi naturali o artificiali possono essere sfruttati per creare uno scatto armonioso, come dei binari di una stazione ferroviaria, delle increspature presenti nella sabbia, o una fila di persone messe nella stessa posizione.
Spesso infatti, una foto diventa affascinante quando è presente una trama ripetitiva che diventa essa stessa il soggetto dell’immagine.
Altrettanto d’effetto è la capacità di trovare una rottura all’interno di una trama di elementi ripetuti per concentrare l’attenzione sulla componente che rompe la scena.
Immagina se uno dei bicchieri presenti in foto fosse di un colore diverso dagli altri: l’attenzione si concentrerebbe immediatamente su di esso.
Quale di queste tecniche compositive utilizzerai per prima nei tuoi scatti?
Divertiti a comporre le tue foto e non dimenticare di stampare i tuoi capolavori in modo da poterli toccare con mano ed ammirarli ogni volta che vorrai.
È importante affidarsi a degli esperti in modo che i tuoi scatti vengano valorizzati: visita il nostro sito ilfotoalbum.com e scopri i nostri servizi di stampa professionale!
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